Cassazione penale Sez. II sentenza n. 43949 del 18 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:43949PEN

Massima

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Il reato di estorsione, ai sensi dell'art. 629 c.p., può essere configurato anche quando la condotta sia finalizzata all'agevolazione di un'associazione mafiosa, a prescindere dalla sussistenza di un diritto azionato arbitrariamente dal soggetto passivo. Tuttavia, ai fini della valutazione della sussistenza dell'aggravante della finalità mafiosa, è necessario che vi siano elementi probatori idonei a dimostrare l'esistenza dell'associazione criminale di stampo mafioso, con riferimento al periodo temporale in cui si è realizzata la condotta estorsiva contestata. In assenza di tali elementi, il fatto deve essere qualificato come semplice estorsione, senza l'aggravante della finalità mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierlui - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/02/2022 del TRIB. LIBERTA' di POTENZA;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNA VERGA;
tgge/sentite le conclusioni del PG MARIAEMANUELA GUERRA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore.
Il difensore presente si riporta ai motivi chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
Ricorre per Cassazione (OMISSIS) avverso l'ordinanza del
tribunale del ri…

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