Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17751 del 29 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:17751PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa, quale causa di giustificazione, richiede la sussistenza di un'aggressione ingiusta e di una reazione necessaria, proporzionata e non eccedente i limiti della difesa. L'accertamento di tali requisiti deve essere effettuato con un giudizio ex ante, valutando le circostanze di fatto in relazione al momento della reazione e al contesto delle specifiche e peculiari circostanze concrete, al fine di apprezzare solo in quel momento - e non ex post - l'esistenza dei canoni della proporzione e della necessità di difesa. Ai fini della configurabilità del tentato omicidio, occorre avere riguardo sia al diverso atteggiamento psicologico dell'agente, sia alla differente potenzialità dell'azione lesiva, desumibili dalla sede corporea attinta, dall'idoneità dell'arma impiegata nonché dalle modalità dell'atto lesivo. Il dolo di tentato omicidio, in assenza di esplicite ammissioni da parte dell'imputato, può essere desunto da elementi esterni e, in particolare, da quei dati della condotta che, per la loro non equivoca potenzialità offensiva, siano i più capaci di esprimere lo scopo perseguito dall'agente. L'aggravante dei futili motivi sussiste quando vi è sproporzione tra lo stimolo esterno e la gravità del reato, mentre la recidiva può essere riconosciuta sulla base della caratura criminale dell'imputato, della sua propensione a delinquere e della sua incapacità di controllare i propri impulsi e di rispettare le prescrizioni impostegli.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/12/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. DI LEO GIOVANNI che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore l'avvocato (OMISSIS) conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO …

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