Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22089 del 22 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22089PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, non richiede la previsione di specifiche occasioni di recidiva, ma una valutazione prognostica sulla possibilità di condotte reiterative, da effettuarsi sulla base di un'analisi accurata della fattispecie concreta, tenendo conto delle modalità realizzative della condotta, della personalità dell'indagato e del contesto socio-ambientale, anche in assenza di imminenza di nuove occasioni delittuose. Tale valutazione deve essere tanto più approfondita quanto maggiore sia la distanza temporale dai fatti, al fine di accertare la sussistenza attuale dell'esigenza cautelare di cui all'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Daniel - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 31/01/2023 del TRIB. LIBERTA' di ANCONA;
udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
lette le conclusioni del PG PAOLA MASTROBERARDINO che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
lette le conclusioni della difesa che ha insistito nei motivi.
RITENUTO IN FATTO
1.1 II Tribunale di Ancona, sezione per il riesame dei provvedimenti cautelari personali, con ordinanza in data 31 gennaio 2023 rigettava l&…

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