Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21187 del 23 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:21187PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina è un reato a consumazione anticipata, la cui struttura postula la commissione di atti idonei a procurare l'ingresso illegale di stranieri irregolari nel territorio nazionale, realizzando già in sé la fattispecie tentata e non richiedendo l'effettiva presenza dei favoriti nel territorio italiano. Pertanto, la condotta del concorrente nel reato, anche se non ha determinato l'effettivo ingresso degli stranieri, integra il delitto consumato, non potendo essere ricondotta alla fattispecie del tentativo. Inoltre, il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere motivato sulla base del comportamento non collaborativo dell'imputato e dell'assenza di elementi positivi di valutazione, anche laddove l'imputato abbia prestato alloggio e vitto ai clandestini, in quanto tali prestazioni rientravano nell'accordo raggiunto con gli altri organizzatori della spedizione e non erano mosse da pietà e solidarietà umana. Infine, l'eventuale esclusione della circostanza aggravante del trattamento inumano e degradante non comporta alcun vantaggio per l'imputato, qualora la pena sia stata comunque determinata nel minimo edittale, senza applicare l'aumento facoltativo previsto per tale aggravante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) n. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 32/2014 CORTE ASSISE APPELLO di CATANIA, del 25 novembre 2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10 febbraio 2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONI MONICA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. (Ndr: testo originale non comprensibile) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 25 novembre 2014 la Corte di Assise di app…

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