Cassazione penale Sez. I sentenza n. 24954 del 12 giugno 2014

ECLI:IT:CASS:2014:24954PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato sussiste anche quando il contributo partecipativo, morale o materiale, è caratterizzato dalla coscienza e volontà di arrecare un sostegno alla realizzazione dell'evento illecito, a prescindere dalla circostanza che il concorrente non armato sia fuggito prima che il complice armato abbia fatto uso dell'arma contro le forze dell'ordine. La semplice presenza sul luogo del reato, purché non meramente casuale, è sufficiente ad integrare gli estremi della partecipazione criminosa, qualora tale presenza abbia fornito all'autore del fatto stimolo all'azione o un maggiore senso di sicurezza nella propria condotta, palesando chiara adesione all'azione delittuosa. Inoltre, ai fini della configurabilità del concorso, la consapevolezza della presenza delle armi in capo ai complici può essere stata acquisita anche solo al momento in cui i concorrenti sono arrivati sul posto, senza che sia necessario che tale consapevolezza fosse preesistente. Infine, anche a voler considerare il concorso anomalo ex art. 116 c.p. nel tentato omicidio, i fatti valutabili ai fini del complessivo quadro giuridico di riferimento conducono comunque a ritenere la legittimità della misura cautelare impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1330/2013 TRIB. LIBERTA di BARI, del 21/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

sentite le conclusioni del PG Dott. SCARDACCIONE ((omissis)) il quale ha chiesto l'annullamento della ordinanza impugnata con rinvio.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

La Corte:

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

1. Con ordinanza del 21 ottob…

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