Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 693 del 11 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:693PEN

Massima

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Il dolo specifico del reato di furto si integra quando l'agente agisce con la finalità di incrementare la propria sfera patrimoniale, anche se tale fine è perseguito in funzione del soddisfacimento di ulteriori bisogni, materiali o spirituali. Il profitto, quale elemento costitutivo del dolo specifico, non può essere inteso in senso ampio, ricomprendendo qualsiasi utilità o vantaggio, anche di natura non patrimoniale, realizzabile con l'impossessamento della cosa mobile altrui. Una nozione onnicomprensiva del concetto di profitto, estesa fino a ricomprendere qualsiasi utilità soggettivamente ritenuta apprezzabile, finirebbe per svilire la funzione selettiva e garantistica del dolo specifico, degradandolo a mero movente dell'azione, in contrasto con la collocazione sistematica del furto tra i delitti contro il patrimonio e con la ratio della norma incriminatrice, volta a sanzionare non solo l'impoverimento della vittima, ma anche l'arricchimento ingiustificato dell'agente. Pertanto, il fine di profitto richiesto dalla fattispecie di furto deve essere inteso in senso restrittivo, come finalità dell'agente di incrementare la propria sfera patrimoniale, sia pure in funzione del perseguimento di ulteriori fini conseguibili in virtù della capacità strumentale della cosa sottratta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Palermo emessa in data 23/11/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)), che, nel riportarsi alle conclusioni gia' rassegnate ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, convertito dalla L. n. 176 del 2020 e Decreto Legge 228 del 2021 articolo 16,…

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