Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 306 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:306SENT

Massima

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La decadenza di una concessione demaniale marittima può essere legittimamente dichiarata dall'amministrazione concedente qualora il concessionario abbia realizzato opere in assenza delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche e sismiche, modificato senza titolo la destinazione d'uso di alcuni locali, omesso il pagamento dei canoni concessori e l'integrazione annuale del deposito cauzionale. Tali inadempimenti, anche se singolarmente considerati, sono autonomamente idonei a fondare il provvedimento di decadenza, ai sensi dell'art. 49 della L.R. Lazio n. 13/2007. L'amministrazione, nel dichiarare la decadenza, non è tenuta a dimostrare la sussistenza di tutti gli addebiti contestati, essendo sufficiente che anche uno solo di essi risulti fondato. Inoltre, la controversia relativa alla definizione agevolata dei canoni concessori pregressi, di cui all'art. 100 del D.L. n. 104/2020, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto attinente a posizioni creditorie/debitorie di natura paritetica tra le parti. Infine, l'ordinanza contingibile e urgente adottata dal Sindaco per interdire l'accesso all'area demaniale a seguito della dichiarazione di decadenza della concessione perde efficacia con il venir meno dello stato di emergenza sanitaria, determinando la sopravvenuta carenza di interesse del concessionario all'annullamento giurisdizionale di tale provvedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/01/2023

N. 00306/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03758/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3758 del 2020, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla società Univelica S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, piazza Mazzini 8;

contro

Comune di Pomezia, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Agenzia del Demanio, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege

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