Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31020 del 30 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:31020PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare, pur essendo stato inizialmente disposto sulla base di un quadro indiziario ritenuto idoneo a giustificarne l'adozione, può essere successivamente revocato o modificato qualora vengano meno i presupposti che ne avevano determinato l'applicazione, in particolare quando risulti cessato ogni residuo di allarme sociale. In tali ipotesi, il venir meno dell'interesse processuale all'impugnazione del provvedimento cautelare, a seguito della sua revoca, determina l'inammissibilità del relativo ricorso per cassazione. Il giudice, infatti, è tenuto a valutare costantemente la permanenza dei presupposti che giustificano il mantenimento delle misure cautelari, revocandole o modificandole in caso di mutamento del quadro indiziario e della situazione concreta, al fine di assicurare il rispetto del principio di proporzionalità e di adeguatezza della cautela rispetto alle esigenze cautelari da soddisfare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. BONITO F. M. S. - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 786/2011 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 11/10/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) il quale ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse;

Udito il difensore avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'a…

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