Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17565 del 9 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17565PEN

Massima

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Il reato di indebito utilizzo di carta di credito, di cui all'art. 493-ter c.p., si configura indipendentemente dall'effettivo conseguimento di un profitto o dal verificarsi di un danno, non essendo richiesto dalla norma che la transazione giunga a buon fine. Tuttavia, quando l'indebito utilizzo della carta di credito si inserisce in un più ampio piano delinquenziale caratterizzato da una pluralità di condotte decettive, distinte tra loro anche nel tempo e nello spazio, il reato di truffa non rimane assorbito in quello di indebito utilizzo di carta di credito, configurandosi un concorso formale di reati ai sensi dell'art. 81, comma 1, c.p. Ciò in quanto gli artifici e raggiri posti in essere, ulteriori rispetto all'indebito utilizzo della carta di credito, non possono ritenersi meri mezzi esecutivi di quest'ultimo, ma rappresentano condotte autonomamente rilevanti sul piano penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/06/2016 della Corte di appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale PRATOLA Gianluigi, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe, la Corte di Appello di Ancona, in esito a giudizio abbreviato, confermava la sentenza de…

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