Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1981 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:1981SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, afferma il principio secondo cui, qualora la parte ricorrente manifesti la sopravvenuta mancanza di interesse alla definizione del giudizio, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti. Tale principio si fonda sull'esigenza di garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'attività giurisdizionale, evitando l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di concreto interesse per la parte ricorrente. Infatti, il venir meno dell'interesse alla decisione, sopravvenuto nel corso del processo, determina l'improcedibilità del ricorso, in quanto il giudizio non può proseguire in assenza di un interesse attuale e concreto della parte istante. In tali casi, il giudice, nel dichiarare l'improcedibilità, dispone la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse che ha determinato la cessazione della materia del contendere. Tale soluzione, fondata sui principi di economia processuale ed efficienza dell'attività giurisdizionale, consente di evitare un inutile dispendio di risorse e di tempo, garantendo altresì il rispetto del principio di ragionevole durata del processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio Roma

Prima Sezione nelle persone dei magistrati: Dott. ((omissis)). ((omissis)). ((omissis)), relatore ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 11053 del 2003, proposto da: Te. No. Ed. S.r.l. in persona dell'Amministratore Delegato dr. Gi. ((omissis))., rappresentata e difesa dagli Avv.ti Ma. Bu. Vi. e Se. Ro. ed elettivamente domiciliata in Ro., ((omissis)). n. (...) (c/o studio Avv. Pa. ((omissis)).) contro Ministero della Giustizia, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato presso cui ope legis domicilia in Ro., ((omissis)). Po. n. (...) nonché Pi. S.p.a., in persona dell'Amministratore e legale rappresentante ing. Al. Ma., rappresentata e difesa dall'Avv. Pi. Ca. ed elettivamente domiciliata presso il suo studio in Ro., Via Ag. De. n. (...); Me. S.p.a., in persona dell'Amministratore …

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