Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12237 del 2 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:12237PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione può revocare la sentenza di condanna passata in giudicato ai sensi dell'art. 673 c.p.p. quando la modifica legislativa della norma incriminatrice ha determinato l'abolitio criminis per la fattispecie concreta oggetto della condanna, anche se tale modifica è stata successivamente interpretata dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, in quanto l'intervento interpretativo non comporta l'abrogazione della disposizione di legge, ma solo la sua corretta applicazione. Diversamente, la sopravvenienza di un intervento delle Sezioni Unite che escluda la sussistenza del reato affermando invece la sussistenza del mero illecito amministrativo non consente la revoca della sentenza di condanna passata in giudicato, in quanto tale intervento non determina l'abrogazione della norma incriminatrice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI BOLZANO;

nei confronti di:

1) (OMESSO) N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 179/2011 TRIBUNALE di BOLZANO, del 09/06/2011;

sentita la reazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

lette le conclusioni del PG Dott. Stabile Carmine, che ha domandato rigettarsi il ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 9.6.2011 il Tribunale di Bolzano, in funzione di gi…

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