Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24981 del 21 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:24981PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, in sede di impugnazione di un provvedimento cautelare, non può procedere a una rivalutazione diretta del materiale probatorio, essendo precluso il riesame del merito della vicenda e dovendo limitarsi a verificare la logicità e la coerenza della motivazione adottata dal giudice di merito, senza poter sindacare la valutazione delle risultanze istruttorie, salvo che non emergano vizi logici o contraddizioni intrinseche tali da rendere la motivazione manifestamente illogica o carente. Il giudice di legittimità, pertanto, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la correttezza del percorso argomentativo seguito dal giudice di merito, senza poter riesaminare direttamente il materiale probatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBA Tito - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI CATANZARO;

nei confronti di:

1) NA. LU. N. IL (OMESSO) C/;

avverso l'ordinanza n. 1582/2010 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 30/12/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. VOLPE Giuseppe per l'inammissibilita';

udito il difensore avv. Caruso per l'inammissibilita'.

RAGIONI DELLA DECISIONE<…

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