Consiglio di Stato sentenza n. 2107 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:2107SENT

Massima

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Il decreto di occupazione temporanea e d'urgenza di un bene immobile per la realizzazione di un piano di edilizia economica e popolare (PEEP) è di competenza del dirigente dell'ufficio tecnico comunale, in quanto atto di gestione rientrante nelle attribuzioni della dirigenza ai sensi dell'art. 45 del d.lgs. n. 80/1998, e non del Sindaco, come previsto dalla precedente normativa regionale. La partecipazione del privato al procedimento ablatorio deve essere assicurata già con la comunicazione di avvio del procedimento sin dal primo atto dello stesso, ovvero dalla dichiarazione di pubblica utilità, in quanto essa presenta ampi momenti di scelte discrezionali che incidono direttamente sulla sfera giuridica del proprietario. Tuttavia, tale principio non trova applicazione nell'ambito dell'occupazione d'urgenza, che è meramente attuativa dei provvedimenti presupposti e non comporta ulteriori scelte discrezionali. Pertanto, una volta accertato che tutti i proprietari all'epoca dell'approvazione del PEEP sono stati destinatari della relativa notifica, le esigenze partecipative devono ritenersi rispettate, senza che possa essere invocata una rimessione in termini per l'impugnazione degli atti di approvazione del piano al momento della notifica del decreto di occupazione. Le ulteriori censure relative alla legittimità del PEEP, in quanto riferite agli atti di approvazione del piano, sono inammissibili per tardività. Infine, la mancata redazione dello stato di consistenza contestualmente all'occupazione d'urgenza non determina l'illegittimità del relativo decreto, in quanto i comuni possono procedere alla redazione dello stato di consistenza anche in un momento successivo, all'atto dell'immissione in possesso dei beni espropriati.

Sentenza completa

N. 00082/2006
REG.RIC.

N. 02107/2011REG.PROV.COLL.

N. 00082/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 82 del 2006, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, corso ((omissis)) II, 18;

contro

Comune di ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Portuense, 104; Cooperativa Edilizia 2000 A Rl, Cooperativa Edilizia L'Arcobaleno Srl, rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis))' in Roma, via degli Scipioni, 288;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. CAMPANIA - SEZ. STACCATA DI SALERNO: SEZION…

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