Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11476 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:11476SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego del condono edilizio, ove non sospeso in via cautelare, mantiene la propria efficacia e legittima l'adozione di successivi provvedimenti sanzionatori, quali l'ordine di demolizione, in assenza di specifiche censure avverso il provvedimento di diniego. L'onere di impugnare specificamente i vizi del provvedimento amministrativo grava sul ricorrente, in applicazione del principio di autosufficienza del ricorso, sancito dall'art. 40 del Codice del processo amministrativo, che richiede l'esposizione dei motivi specifici su cui il ricorso si fonda. In mancanza di tali specifiche censure, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese di lite.

Sentenza completa

N. 05770/2013
REG.RIC.

N. 11476/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05770/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5770 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, v.le ((omissis)), 118;

contro

Comune di Campagnano di Roma, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il medesimo in Roma, via P. ((omissis)), 3;

per l'annullamento

dell’ordinanza n. 24/13 di demolizione dei lavori eseguiti in assenza di titolo abilitativo o in totale difformità in strada del Casalino snc;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto…

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