Consiglio di Stato sentenza n. 426 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:426SENT

Massima

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Il terzo interessato che ritenga lesiva la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presentata da un privato non può proporre direttamente un'azione di accertamento della sua illegittimità, ma deve previamente sollecitare l'amministrazione competente ad esercitare i propri poteri inibitori e ripristinatori entro i termini di legge. Decorso tale termine senza che l'amministrazione abbia adottato alcun provvedimento, il terzo può impugnare il silenzio-inadempimento dell'amministrazione ai sensi dell'art. 31 del codice del processo amministrativo. L'esame diretto della legittimità della SCIA da parte del giudice, in assenza del previo esercizio dei poteri amministrativi, si pone in contrasto con il divieto di pronunciarsi su poteri amministrativi non ancora esercitati. La scelta del legislatore di prevedere tale procedimento mira ad evitare che il giudice possa valutare la legittimità dell'atto del privato senza che l'amministrazione abbia previamente esaminato la questione ed eventualmente esercitato i propri poteri inibitori e ripristinatori.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/01/2024

N. 00426/2024REG.PROV.COLL.

N. 02255/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2255 del 2016, proposto da Pd Costruzioni S.r.l. (Già Ing. ((omissis)) & C. Sas), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Brescia 29;

contro

-OMISSIS-, quali eredi di -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;

nei confronti

Comune di Prata di Principato Ultra, non costituito in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campa…

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