Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34486 del 16 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:34486PEN

Massima

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L'amministratore di diritto di una società fallita risponde del reato di bancarotta fraudolenta documentale per sottrazione o omessa tenuta delle scritture contabili, anche qualora sia investito solo formalmente dell'incarico, in quanto sussiste il suo diretto e personale obbligo di tenere e conservare tali scritture. Tale responsabilità non viene meno per il solo fatto che l'amministratore abbia successivamente sporto denuncia nei confronti di altri soggetti, in quanto ciò non incide sulla sua posizione di garanzia e sul suo comportamento interessato alle vicende societarie, come dimostrato dall'aver versato somme di denaro, aperto conti correnti e richiesto affidamenti per conto della società. Inoltre, il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente giustificato dalla congruente motivazione del giudice, che evidenzi l'assenza di elementi o circostanze di segno positivo, come la dismissione dall'incarico di amministratore in prossimità del fallimento e l'entità del debito destinato ad aumentare, senza che ciò comporti l'obbligo di contestare o invalidare gli elementi posti a fondamento della richiesta dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Presidente

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 20/02/2020 dalla Corte d'Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il P.M., nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che, riportandosi alla requisitoria scritta ex Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO I…

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