Cassazione penale Sez. II sentenza n. 51941 del 16 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51941PEN

Massima

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Il concorso di più soggetti in condotte di violenza o minaccia finalizzate all'ottenimento di un ingiusto profitto, anche se realizzate attraverso una pluralità di episodi, integra un unico tentativo di estorsione, qualora tali condotte siano sorrette da un'unica e continua determinazione delittuosa, senza interruzioni, desistenze o quant'altro sul piano della volontà. Ai fini della configurabilità del concorso nel reato, è sufficiente che il contributo del singolo agente sia stato prestato con consapevole volontà di cooperare, anche solo agevolandola, alla realizzazione del fatto criminoso, senza necessità di una convergenza psicologica sull'evento finale perseguito da altro dei concorrenti. L'aggravante del metodo mafioso, prevista dall'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, è connessa non alla struttura e alla natura del delitto, ma alle modalità della condotta che evochino la forza intimidatrice tipica dell'agire mafioso, come l'ostentazione del controllo del territorio e l'uso disinvolto della violenza. La presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, operante per i delitti aggravati ai sensi dell'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, può essere superata solo quando, in relazione al caso concreto, siano acquisiti elementi specifici dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure, essendo sufficiente, in assenza di tali elementi, il semplice riferimento alla mancanza di elementi positivamente valutabili nel senso di un'attenuazione delle esigenze di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza resa in data 29/1/2018 dal Tribunale di Reggio Calabria, Sezione per il riesame dei provvedimenti restrittivi della liberta' personale;
Visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita nell'udienza pubblica del 19/10/2018 la relazione del Cons. Dott.ssa DE SANTIS ((omissis));
udita la requisitoria del Sost. Proc. Gen., Dott.ssa CARDIA Delia, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore Avv.…

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