In tema di tutela delle acque dall`inquinamento, occorre valutare di volta in volta se gli scarichi derivanti da attivita` di produzione di servizi siano o meno assimilabili a quelli degli insediamenti civili o meno. Tenendo infatti presente la tendenziale appartenenza agli scarichi civili di quelli provenienti da prestazione di servizi, il giudice deve tenere conto dei risultati delle analisi, se disponibili, o deve desumere la natura dell`insediamento dalle attivita` svolte, dalla organizzazione di queste, dalle componenti chimiche fisiche utilizzate e destinate a confluire nel refluo. Solo all`esito di tale verifica sara` possibile qualificare lo scarico e farlo rientrare tra quelli degli insediamenti civili, la cui apertura senza autorizzazione costituisce illecito amministrativo in virtu` delle modifiche apportate dalla legge 17 marzo 1995 n. 172, o tra quello delle attivita` produttive, per i quali la mancanza di autorizzazione regionale costituisce reato. (Nel caso di specie la Corte ha restituito gli atti al Pretore perche` valutasse la natura degli scarichi prodotti dall`attivita` discontinua, ma tendenzialmente ripetitiva, di lavaggio dei mezzi effettuata dal titolare di un deposito di autocarri).     da vedere: Sen 16/11/1987 11594 sez U Pen Sen 23/02/1993 1766 sez U Pen Sen 03/05/1986 3318 sez 3 Pen