Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza breve n. 2106 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:2106SENB

Massima

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Il permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato può essere legittimamente negato o revocato qualora l'amministrazione accerti l'inesistenza del rapporto di lavoro dichiarato dal richiedente o la sua irreperibilità presso il domicilio comunicato, in quanto tali circostanze rendono carenti i presupposti necessari per il rilascio o il rinnovo del titolo di soggiorno. Nello specifico, la mancata traduzione del provvedimento di diniego in una lingua conosciuta dallo straniero non costituisce di per sé un vizio di legittimità, in quanto tale omissione non incide sulla correttezza del potere esercitato, ma rileva solo ai fini della concessione dell'errore scusabile in caso di ritardo nella proposizione del gravame. Inoltre, l'amministrazione non è tenuta a valutare eventuali nuovi elementi sopravvenuti, come l'instaurazione di un nuovo rapporto di lavoro o l'inserimento familiare, qualora accerti l'insussistenza dei requisiti alla base della richiesta originaria, poiché altrimenti si consentirebbe di sanare una posizione irregolare. Pertanto, il diniego o la revoca del permesso di soggiorno per lavoro subordinato sono legittimi qualora l'amministrazione, all'esito di accertamenti, rilevi l'inesistenza del rapporto di lavoro dichiarato o l'irreperibilità dello straniero, in quanto tali circostanze rendono carenti i presupposti necessari per il rilascio o il rinnovo del titolo di soggiorno, senza che l'amministrazione sia tenuta a valutare eventuali nuovi elementi sopravvenuti.

Sentenza completa

N. 05114/2014
REG.RIC.

N. 02106/2015 REG.PROV.COLL.

N. 05114/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 5114 del 2014, proposto da:
Huang Xiuping, rappresentata e difesa dall’avvocato ((omissis)) con il quale elettivamente domicilia in Napoli alla via E. Gianturco n. 92;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Caserta, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, presso i cui uffici – alla via A. Diaz n°11 – è ope legis domiciliato;

per l'annullamento

del provvedimento del 9.5.2013 (Cat. A12/2013/Imm prot. 374) con il quale il Questore di Caserta ha respinto l’istanza di rinnovo del perm…

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