Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22489 del 9 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:22489PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La gravità indiziaria della partecipazione ad un'associazione mafiosa e dei reati-fine ad essa connessi può essere desunta da un complesso di elementi probatori convergenti e univoci, anche in assenza di dichiarazioni dirette delle persone offese, purché la motivazione del provvedimento cautelare sia adeguata, logica e coerente con le risultanze processuali, senza incorrere in travisamenti o contraddizioni. Il decorso del tempo tra la commissione dei fatti e l'applicazione della misura cautelare non esclude di per sé l'attualità delle esigenze cautelari, specie quando non vi siano elementi che dimostrino la rescissione del vincolo associativo, essendo sufficiente che il giudice motivi in ordine all'incidenza di tale fattore sul quadro cautelare. La valutazione della gravità indiziaria e della sussistenza delle esigenze cautelari rientra nell'ambito del sindacato di legittimità solo ove si riscontrino vizi logici o contraddizioni insanabili nella motivazione, senza che sia possibile una diversa ricostruzione o valutazione degli elementi di prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Presidente

Dott. BELTRAMI Sergi - Consigliere

Dott. SGADARI Giuse - Consigliere

Dott. RECCHIONE - rel. Consigliere

Dott. SARACO Anton - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/11/2021 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SANDRA RECCHIONE;
sentite le conclusioni del PG Dott. GUERRA MARIAEMANUELA, che concludeva per l'inammissibilita' del ricorso.
L'avv. (OMISSIS), presente, insisteva per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Il Tribunale per le misure cautelari di Caltanissetta, decidendo in se…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.