Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 783 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:783SENB

Massima

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Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza volta ad ottenere l'adozione degli atti amministrativi conseguenti e necessari a dare attuazione a quanto stabilito in una delibera regionale, che impone specifici adempimenti entro un termine determinato, configura un silenzio-rifiuto illegittimo, in quanto la pubblica amministrazione è tenuta a provvedere espressamente entro il termine previsto dalla delibera, non potendo esimersi dall'adottare i provvedimenti necessari per dare concreta attuazione agli obblighi in essa stabiliti. L'inerzia della pubblica amministrazione, in tal caso, integra una violazione del principio di buona amministrazione e del dovere di provvedere espressamente sulle istanze presentate dai cittadini, comportando l'obbligo di risarcire le spese di giudizio sostenute per l'impugnazione del silenzio-rifiuto.

Sentenza completa

N. 09809/2010
REG.RIC.

N. 00783/2011 REG.PROV.COLL.

N. 09809/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 60 e 74 cod. proc. amm.;
sul ricorso n. 8989/10, proposto dall’Associazione Codici Onlus-Centro per i Diritti del Cittadino, nella qualità di Associazione nazionale di promozione sociale ai sensi della L. n. 383 del 2000, e dall’Associazione Codici-Lazio, in persona dei legali rappresentanti pro tempore, ambedue rappresentate e difese dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) e con questi elettivamente domiciliate in Roma, via Oderisi da Gubbio n. 18, presso lo studio del’avv. ((omissis)),

contro

l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (A.T.E.R.) del Comune di Viterbo, in persona del legale rappresentante pro tempore,…

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