Il diniego di permesso di costruire per interventi di demolizione e ricostruzione con cambio di destinazione d'uso, ai sensi dell'art. 4, comma 4, della L.R. Lazio n. 7/2017, è legittimo qualora non risultino integrati i requisiti di dismissione, degrado o inutilizzazione dell'edificio, richiesti in via alternativa dalla normativa regionale per consentire tali interventi. Infatti, la mancata sussistenza di tali condizioni, accertata in sede istruttoria, è sufficiente a sorreggere il provvedimento di diniego, anche in presenza di ulteriori motivazioni, in quanto il carattere plurimotivato dell'atto amministrativo comporta che la legittimità di una sola delle giustificazioni renda superfluo l'esame delle altre. Inoltre, la valutazione circa il carattere di pubblico interesse dell'intervento, ai fini dell'applicazione dell'art. 14 del D.P.R. n. 380/2001, rientra nella competenza esclusiva del Consiglio Comunale, sicché l'Amministrazione non può anticipare tale valutazione in sede di preavviso di rigetto, senza poi riprodurla nel provvedimento conclusivo. In definitiva, il diniego di permesso di costruire è legittimo laddove l'istruttoria abbia accertato l'assenza dei presupposti di dismissione, degrado o inutilizzazione dell'edificio, indipendentemente dalla sussistenza di ulteriori motivazioni, e la valutazione circa il pubblico interesse dell'intervento non sia stata anticipata in sede di preavviso di rigetto.