Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48064 del 22 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:48064PEN

Massima

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Il reato di rapina aggravata, di cui all'art. 628 c.p., comma 3, n. 3-bis, si configura quando l'autore, oltre all'uso della violenza o minaccia per sottrarre il bene altrui, si avvale anche di armi o di oggetti atti ad offendere, anche se non utilizzati per commettere il reato. Tuttavia, l'aggravante non opera qualora l'oggetto in possesso del reo, pur astrattamente idoneo a offendere, non sia stato impiegato per realizzare la condotta delittuosa e non abbia avuto alcuna funzione strumentale nella commissione del fatto. Inoltre, il giudice di merito, nel valutare la sussistenza delle circostanze aggravanti, deve fornire una motivazione adeguata e logicamente coerente, senza omettere di esaminare tutte le circostanze rilevanti del caso concreto. Allo stesso modo, il giudice è tenuto a verificare la sussistenza dei presupposti per la concessione delle attenuanti generiche, motivando in modo esaustivo le ragioni del loro eventuale diniego. Infine, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., deve essere adeguatamente giustificata sulla base delle peculiarità del caso di specie, senza eccedere i limiti edittali previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/07/2017 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. STEFANO FILIPPINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ROMANO GIULIO che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
uditi i difensori presenti che si riportano ai motivi di ricorso e ne chiedono l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

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