Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 34 del 2016

ECLI:IT:TARBO:2016:34SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'esercizio del proprio potere di controllo sull'attività della pubblica amministrazione, è tenuto a verificare l'effettiva esecuzione del giudicato che ha annullato un titolo edilizio per vizi di carattere sostanziale non emendabili. Qualora l'amministrazione non abbia provveduto in tal senso, il giudice deve disporre la nomina di un commissario ad acta affinché proceda alla demolizione dell'intero edificio abusivo, senza possibilità di applicare la sanzione pecuniaria in luogo della demolizione, salvo il caso in cui risulti tecnicamente impossibile la rimozione di una parte dell'opera per il concreto pericolo che ne deriverebbe alla stabilità e integrità della restante parte legittima. L'annullamento giurisdizionale del titolo edilizio per vizi sostanziali comporta l'abusività dell'intero fabbricato, senza possibilità di distinguere tra parti conformi e parti non conformi alla disciplina urbanistico-edilizia, essendo ammissibile l'annullamento parziale solo quando l'opera autorizzata sia scindibile in distinti progetti. L'amministrazione non può far derivare la decisione di rinunciare all'abbattimento delle opere abusive da considerazioni attinenti a ulteriori profili di salvaguardia della posizione del privato non codificati dalla norma, né da interessi pubblici diversi da quelli insiti nella disciplina urbanistico-edilizia violata dal titolo abilitativo annullato dal giudice.

Sentenza completa

N. 00979/2013
REG.RIC.

N. 00034/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00979/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ai sensi dell’art. 114 cod.proc.amm.

sul ricorso n. 979 del 2013 proposto da Augusta Dallari, Antonella Dallari, Giovanni Dallari, Anna Maria Vezzi e Mirella Piccinini, rappresentati e difesi dall’avv. Guglielmo Della Fontana e dall’avv. Giovan Ludovico Della Fontana, con domicilio presso la Segreteria della Sezione;

contro

il Comune di Modena, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. Vincenzo Villani, dall’avv. Stefano Maini e dall’avv. Raffaella Maritan, e presso quest’ultima elettivamente domiciliato in Bologna, via Larga n. 22/2;
la Regione Emilia-Romagna, non costituita in giudizio;

nei confronti di

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