Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1085 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:1085SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società MA.DA. Srl avverso la determinazione dirigenziale n. 22 del 28 marzo 2013 di Roma Capitale, che ha disposto l'immediata rimozione dell'occupazione abusiva del suolo pubblico antistante l'esercizio della ricorrente e la chiusura dello stesso per un periodo di cinque giorni, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il potere discrezionale attribuito al Sindaco dall'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009 di ordinare l'immediato ripristino dello stato dei luoghi e la chiusura dell'esercizio in caso di occupazione abusiva di suolo pubblico a fini commerciali è stato interamente consumato con l'adozione dell'ordinanza sindacale n. 258 del 2012, che ha impartito direttive vincolanti ai Dirigenti competenti per l'applicazione di tali misure sanzionatorie. Pertanto, i provvedimenti adottati dai Dirigenti in attuazione di tale ordinanza hanno carattere meramente esecutivo e vincolato, senza ulteriore esercizio di discrezionalità. 2. Il silenzio assenso sulle istanze di occupazione di suolo pubblico nel territorio della Città Storica non può formarsi, in quanto l'art. 4 bis, comma 3, del Regolamento comunale prevede l'obbligo di acquisire il parere preventivo dell'Ufficio per la Città Storica e della Sovrintendenza ai Beni Culturali, ai sensi dell'art. 20, comma 4, della legge n. 241 del 1990. Pertanto, in assenza di un titolo abilitativo, l'occupazione accertata costituisce un presupposto legittimo per l'adozione del provvedimento sanzionatorio. 3. La chiusura dell'esercizio commerciale disposta ai sensi dell'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009 non si limita ai soli casi in cui l'intera attività si svolga direttamente sul suolo pubblico, ma si estende anche all'ipotesi in cui l'occupazione abusiva costituisca una pertinenza dell'esercizio autorizzato alla somministrazione di alimenti e bevande, coinvolgendo così la complessiva attività commerciale esercitata dall'occupante. 4. Il principio di proporzionalità non è violato, in quanto la determinazione dirigenziale impugnata costituisce espressione di un potere vincolato, mentre la discrezionalità è stata esercitata "a monte" dal Sindaco con l'ordinanza n. 258 del 2012.

Sentenza completa

N. 04064/2013
REG.RIC.

N. 01085/2014 REG.PROV.COLL.

N. 04064/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4064 del 2013, proposto da:
MA.DA. Srl, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avv. Sergio Caracciolo, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Michele Mercati, 42;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avv. Sergio Siracusa, domiciliata presso l’Avvocatura Capitolina in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale n. 22 del 28 marzo 2013 con la quale è stata disposta l'immediata rimozione dell'occupazione abusiva d…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.