Cassazione penale Sez. II sentenza n. 31611 del 9 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31611PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di contraffazione di marchi o segni distintivi di cui all'art. 474 c.p. tutela la fede pubblica, intesa come affidamento della collettività nei marchi e segni distintivi, a prescindere dalla grossolanità o meno dei marchi contraffatti, in quanto l'interesse tutelato non è solo quello dello specifico compratore occasionale, ma della generalità dei possibili destinatari dei prodotti, oltre che delle imprese titolari dei marchi e dei segni contraffatti a mantenere certa la funzione distintiva e la garanzia di provenienza dei beni in commercio. Pertanto, la manifesta inidoneità dei marchi contraffatti a trarre in inganno una persona di media esperienza e diligenza circa la provenienza degli oggetti non esclude la configurabilità del reato, in quanto il reato di contraffazione tutela l'interesse pubblico alla certezza e alla genuinità della circolazione dei prodotti, a prescindere dall'effettiva capacità ingannatoria dei segni contraffatti nei confronti del singolo acquirente. Inoltre, il reato di ricettazione di cui all'art. 648 c.p. è configurabile anche quando i beni provengano da reato di contraffazione, in quanto la tutela penale si estende a tutti i beni di provenienza delittuosa, a prescindere dalla natura del reato presupposto. Pertanto, la grossolanità dei marchi contraffatti non esclude la configurabilità dei reati di contraffazione e ricettazione, in quanto l'interesse tutelato è quello della fede pubblica e della certezza della circolazione dei prodotti, a prescindere dall'effettiva capacità ingannatoria dei segni contraffatti nei confronti del singolo acquirente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. D'ARRIGO Cosimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

TO. DJ. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 08/03/2011 della Corte di Appello di Roma;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

udito il Procuratore Generale in persona del dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto;

udito il difensore avv.to ((omissis)) che ha concluso per l'accoglimento.

FATTO E DIRITTO

p. 1. Co…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.