Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44135 del 18 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:44135PEN

Massima

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Il reato di contraffazione documentale finalizzata al rilascio del permesso di soggiorno, di cui all'art. 5, comma 8-bis, del D.Lgs. n. 286/1998, si configura quando l'agente forma un documento attestante un rapporto di lavoro inesistente, al fine di utilizzarlo per ottenere indebitamente il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Tale condotta, caratterizzata dal dolo specifico di favorire il rilascio del permesso di soggiorno, è punibile a titolo di reato, a prescindere dalla circostanza che l'utilizzo del documento falso avrebbe potuto comportare l'espulsione dell'interessato irregolarmente presente in Italia. La valutazione della tenuità del fatto, ai fini dell'esclusione della punibilità ai sensi dell'art. 131-bis c.p., è preclusa al giudice di legittimità, trattandosi di una valutazione di merito riservata al giudice di merito, che tenga conto delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza e dell'entità del danno o del pericolo. La motivazione della sentenza di merito, che abbia logicamente e adeguatamente argomentato in ordine alla sussistenza degli elementi costitutivi del reato, non può essere sindacata in sede di legittimità attraverso una diversa valutazione degli elementi probatori, essendo precluso al giudice di legittimità di sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. BONITO F. M. S. - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4074/2014 CORTE APPELLO di MILANO, del 22/09/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/06/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS), cittadino di nazionalita' (OMISSIS), con sentenza deliberata in …

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