Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9399 del 6 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:9399PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di prevenzione disposto ai sensi del Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 1, lettera b), sulla base della riconosciuta pericolosità sociale del proposto, non può essere revocato in virtù della sopravvenuta pronuncia della Corte costituzionale (sent. n. 24 del 2019) che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della sola ipotesi prevista dalla lettera a) della medesima disposizione. Ciò in quanto le sentenze della Corte costituzionale, nella parte in cui dichiarino l'infondatezza della questione sollevata fornendo indicazioni interpretative che escludano il vizio di incostituzionalità, non consentono la revoca dei provvedimenti definitivi, potendo costituire soltanto un autorevole punto di riferimento per l'interpretazione della disciplina nei procedimenti pendenti, ma non svolgere una valenza "demolitoria" rispetto alle decisioni che hanno acquisito carattere di definitività procedimentale. Inoltre, le prove addotte a sostegno dell'istanza di revocazione, ancorché volte a dimostrare l'originaria insussistenza dei presupposti per la confisca, non possono qualificarsi come "nuove" ai sensi del Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 28, comma 2, in quanto relative a circostanze necessariamente note al proposto e non dedotte per causa di forza maggiore nel precedente procedimento. Infine, la verifica dell'autonomia e dell'autosufficienza della qualifica soggettiva prevista dalla lettera b) del citato articolo 1 si impone esclusivamente nel caso in cui la confisca sia stata disposta sulla base della congiunta contestazione dei profili di pericolosità sociale di cui alle lettere a) e b), mentre non ricorre nell'ipotesi in cui la misura ablativa sia stata ab origine fondata unicamente sui presupposti contemplati dalla lettera b).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. DI NICOLA T. Paola - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa l'8/8/2022 dalla Corte di appello di Caltanissetta;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dott. DI GERONIMO Paolo;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LETTIERI Nicola, che ha chiesto dichiararsi il ricorso inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, la Corte di appello di…

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