Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16596 del 3 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:16596PEN

Massima

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La detenzione e il porto di materiale esplosivo, anche di fattura artigianale e privo di etichettatura, in quantità elevata e in condizioni di estrema pericolosità, costituiscono reato ai sensi della normativa sulle armi e gli esplosivi, a prescindere dalla concreta idoneità del materiale a produrre effetti micidiali, essendo sufficiente la consapevolezza delle caratteristiche di potenziale micidialità per quantità, concentrazione e modalità di conservazione. Tuttavia, in presenza di incensuratezza dell'imputato e di una prognosi favorevole circa la sua futura condotta, il giudice è tenuto a riconoscere il beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, in assenza di elementi che giustifichino una prognosi sfavorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. SARACENO Rosa Ann - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizi - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 5362/2013 CORTE APPELLO di ROMA, del 20/03/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/02/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSA ANNA SARACENO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Dott. Cardia Delia, Sostituto Procuratore Generale presso questa Corte, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata l…

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