Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24289 del 23 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24289PEN

Massima

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Il concorso nel reato di ricettazione e truffa può essere affermato sulla base di un compendio istruttorio che dimostri in modo certo ed univoco la responsabilità dell'imputato, anche in assenza di una condotta materiale direttamente ascrivibile allo stesso, purché emerga il suo consapevole contributo causale alla realizzazione degli illeciti. L'esclusione dell'ipotesi attenuata di cui all'art. 648 cpv. c.p. può fondarsi sull'elevato importo della somma oggetto di ricettazione e sulla presenza di precedenti penali, senza che ciò integri un vizio di motivazione. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche e la determinazione complessiva del trattamento sanzionatorio, se adeguatamente motivati, non sono sindacabili in sede di legittimità, ove le censure del ricorrente risultino meramente generiche ed aspecifiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI PAOLA Sergio - Presidente

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. DI PISA F. - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/03/2021 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
lette le conclusioni scritte ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8 formulate dal Sostituto Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, nella persona di LUIGI CUOMO, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
lette…

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