Cassazione penale Sez. I sentenza n. 34370 del 20 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:34370PEN

Massima

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Il Tribunale di sorveglianza, quando è richiesta la concessione di misure alternative alla detenzione per un condannato per reato ostativo, deve procedere a un'adeguata valutazione nel merito della richiesta, acquisendo gli elementi necessari per accertare la sussistenza o meno delle condizioni previste dalla legge per la concessione del beneficio, anche in relazione all'eventuale impossibilità di collaborazione con l'autorità giudiziaria per motivi oggettivi, senza limitarsi a un mero richiamo alla gravità del reato e alla pericolosità sociale del condannato. L'ordinanza che rigetti la richiesta senza una compiuta istruttoria e motivazione sul punto è pertanto carente e deve essere annullata con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO ((omissis)) - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/02/2017 del TRIB. SORVEGLIANZA di SALERNO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DOMENICO FIORDALISI;
lette le conclusioni del PG Dr. ((omissis)), chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre, chiedendone l'annullamento, avverso l'ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Salerno del 8.2.2017, che ha rigettate le sue istanze dirette ad ottenere la concessione delle misure alt…

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