Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21741 del 17 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:21741PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nell'accertare la pericolosità sociale del soggetto ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, può autonomamente valutare gli elementi probatori e indiziari emersi in procedimenti penali a carico del proposto, anche in caso di proscioglimento, purché tali elementi siano congruamente espressivi della tipologia di pericolosità sociale contestata e la motivazione dia conto delle ragioni per cui essi siano ritenuti sintomatici dell'attuale pericolosità del soggetto. Il giudice non è vincolato all'esito del processo penale, salvo che sia intervenuto proscioglimento con formula totalmente liberatoria, e può procedere ad una nuova ed autonoma valutazione dei fatti, senza essere tenuto al rispetto delle regole probatorie proprie del processo penale. La pericolosità sociale deve sussistere al momento dell'adozione della decisione di primo grado e può essere accertata anche sulla base di elementi acquisiti d'ufficio, nel rispetto del contraddittorio. Il sindacato di legittimità della Corte di cassazione in materia di misure di prevenzione è limitato alla verifica della violazione di legge e della motivazione, che deve essere logica, coerente e completa, senza possibilità di riesame del merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 01/02/2018 della Corte di appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto in epigrafe la Corte di appello di Messina confermava, ai danni di (OMISSIS), la misura…

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