Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24230 del 21 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:24230PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) di cui all'art. 612-bis c.p. si configura quando l'agente pone in essere una condotta reiterata, tale da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella persona offesa, ovvero da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità o per quella di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva, e da alterare le sue abitudini di vita. La pluralità di atti persecutori, almeno due, costituisce elemento essenziale della fattispecie, che può essere integrata anche da un solo episodio, purché idoneo a produrre gli effetti descritti dalla norma. La valutazione della gravità e della persistenza dello stato di ansia o di paura della persona offesa, nonché dell'alterazione delle sue abitudini di vita, spetta al giudice di merito, il cui apprezzamento è insindacabile in sede di legittimità se sorretto da motivazione congrua ed esente da vizi logico-giuridici. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la condotta dell'agente sia caratterizzata da violenza fisica, essendo sufficiente anche la sola molestia psicologica. La concessione delle circostanze attenuanti generiche è rimessa alla discrezionalità del giudice, il quale può fondarsi anche su un solo elemento ritenuto prevalente, senza dover necessariamente prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/01/2020 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di BOLZANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. RENATA SESSA;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. BIRRITTERI LUIGI, ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso, con requisitoria scritta depositata ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8
RITENUTO IN FATTO
1. Con sente…

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