Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20371 del 25 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:20371PEN

Massima

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La partecipazione a un'associazione di tipo mafioso, di cui all'art. 416-bis c.p., comporta la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, che può essere superata solo con il recesso dell'indagato dall'associazione o con l'esaurimento dell'attività associativa. Il decorso di un apprezzabile lasso di tempo tra l'emissione della misura cautelare e i fatti contestati non costituisce, di per sé, prova dell'irreversibile allontanamento dell'indagato dal sodalizio, potendo essere valutato esclusivamente in via residuale, quale uno degli elementi volti a fornire la dimostrazione, in modo obiettivo e concreto, dell'assenza di esigenze cautelari. Pertanto, la custodia cautelare in carcere rimane la misura adeguata e proporzionata, salvo che l'indagato non dimostri in modo concreto e obiettivo il suo recesso dall'associazione o l'esaurimento dell'attività del sodalizio. Lo stato di indigenza economica dell'indagato, pur rilevante ai fini della scelta della misura cautelare, non è di per sé sufficiente a superare la presunzione di adeguatezza della custodia in carcere prevista per i reati di cui all'art. 416-bis c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/02/2022 del TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PILLA EGLE;
lette le richieste scritte ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale ODELLO LUCIA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

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