Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10668 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:10668SENT

Massima

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Il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo non può fondarsi esclusivamente sull'esistenza di precedenti penali, ma richiede una valutazione complessiva della personalità dello straniero, della sua pericolosità sociale, della gravità dei precedenti penali, in comparazione con i suoi interessi personali e familiari, la situazione lavorativa e ogni altra circostanza rilevante, tenendo conto anche dell'intervenuta riabilitazione e del decorso di un significativo lasso di tempo dalla condanna. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a effettuare una valutazione motivata di tali elementi, non potendo limitarsi a constatare in modo automatico la sussistenza di precedenti penali come causa ostativa al rinnovo. Il mancato compimento di tale valutazione integra i vizi di difetto di motivazione e di istruttoria, comportando l'annullamento del provvedimento di diniego.

Sentenza completa

N. 09374/2012
REG.RIC.

N. 10668/2013 REG.PROV.COLL.

N. 09374/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9374 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Otranto, 12;

contro

Ministero Dell'Interno, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12; ((omissis));

per l'annullamento

del decreto del 20.02.2012 del questore di Viterbo recante rigetto della richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Minis…

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