Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 292 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:292SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Il Comune ha il dovere di ordinare la demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo o in difformità da esso, anche quando siano pendenti procedimenti di condono edilizio, salvo che le opere non siano state realizzate in epoca antecedente all'entrata in vigore della normativa urbanistica che ne ha imposto l'obbligo di preventiva autorizzazione. L'onere di provare la preesistenza dell'opera rispetto all'entrata in vigore della normativa urbanistica grava sul privato, il quale non può limitarsi a produrre dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà ma deve fornire idonea documentazione probatoria. La pendenza di un procedimento di condono edilizio non sospende l'obbligo di demolizione, salvo che per le sole opere oggetto della domanda di condono, e non legittima ulteriori interventi abusivi. Inoltre, la circostanza che le opere siano sottoposte a sequestro penale non impedisce l'adozione dell'ordine di demolizione da parte dell'autorità amministrativa, potendo il privato chiedere al giudice penale il dissequestro ai fini della demolizione. Infine, l'ordine di demolizione è dovuto e sufficientemente motivato dalla sola constatazione dell'abusività delle opere, senza necessità di una specifica valutazione comparativa degli interessi pubblici e privati coinvolti.

Sentenza completa

N. 04054/2003
REG.RIC.

N. 00292/2015 REG.PROV.COLL.

N. 04054/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4054 del 2003, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Napoli, via Toledo, 156;

contro

Comune di Massa Lubrense, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Napoli, via ((omissis)), 3;

per l'annullamento

I) con il ricorso introduttivo:

dell’ingiunzione di demolizione n. 80 del 23 gennaio 2003, della comunicazione circa la violazione urbanistico-ed…

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