Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41209 del 8 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:41209PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, comprovati da plurimi elementi probatori come intercettazioni e dichiarazioni di collaboratori di giustizia, è sufficiente a giustificare il mantenimento della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di confessione o di prove dirette, purché tali elementi siano adeguatamente valutati e motivati dal giudice in modo congruo e logico, confutando le deduzioni difensive. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi, non è vincolato a un rigido standard probatorio, ma può desumerli da un complesso di elementi indiziari, purché logicamente e razionalmente valutati, che rendano altamente probabile la responsabilità dell'indagato. La motivazione del provvedimento cautelare deve pertanto dare conto in modo esaustivo delle ragioni per le quali il giudice ritiene integrati i presupposti per l'applicazione della misura, confutando in modo adeguato le deduzioni difensive contrarie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

IN. Fr. nato il (OMESSO);

Avverso l'ordinanza emessa il 23/3/07 dal Tribunale di Palermo. Viti gli atti, il provvedimento denunciato ed il ricorso, Sentita la relazione fatta dal consigliere Dott. FERMA Giuliana.

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. MURA Antonio, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO E MOTI…

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