Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7419 del 16 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:7419PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La legittima difesa e le sue forme attenuate (legittima difesa putativa ed eccesso colposo) presuppongono una situazione di pericolo effettivo e non determinato dall'agente, il quale non deve aver accettato la sfida o provocato la reazione sproporzionata della vittima. Pertanto, tali cause di giustificazione o scusanti non possono essere riconosciute quando l'agente abbia dato origine al pericolo con il proprio comportamento provocatorio e aggressivo, tornando successivamente armato per affrontare i rivali, in quanto in tale ipotesi la reazione, ancorché sproporzionata, non può considerarsi estranea alla condotta dell'imputato. In tali casi, l'eccesso colposo nell'esercizio della legittima difesa non è configurabile, in assenza di una situazione di effettiva sussistenza della scriminante, i cui limiti sarebbero stati superati per colpa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. BONITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 13/2015 CORTE ASSISE APPELLO di BARI, del 01/12/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/01/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CANEVELLI Paolo, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore Avv.to (OMISSIS).

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