In tema di riesame delle misure cautelari reali, il rinvio contenuto nell'articolo 324 c.p.p., comma 2, alle forme previste dall'articolo 582 c.p.p., comma 2, implica che, una volta avvenuta la presentazione della richiesta di riesame nella cancelleria del tribunale o del giudice di pace del luogo in cui si trovano le parti private e i difensori, pur se diverso da quello in cui è stato emesso il provvedimento, entro il termine di dieci giorni dalla data di esecuzione del sequestro, è del tutto irrilevante, ai fini della tempestività del gravame, che l'atto pervenga o meno entro lo stesso termine al tribunale competente del capoluogo di provincia nel quale ha sede l'ufficio che ha emesso il provvedimento impugnato. Ciò in quanto l'articolo 582 c.p.p. è la norma generale in materia di impugnazioni e, in assenza di una deroga espressa nell'articolo 324 c.p.p., deve applicarsi integralmente in ossequio al principio del favor impugnationis. Pertanto, il rispetto del termine di decadenza al momento del deposito dell'istanza è sufficiente a ritenere tempestivo il gravame, a prescindere dal successivo inoltro al tribunale competente.