Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 24178 del 4 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24178PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato può essere desunto dalla condotta delittuosa pregressa dell'indagato, anche se recente, che dimostri il persistente coinvolgimento dello stesso in attività illecite della stessa natura, nonostante l'esperienza detentiva precedente. In tali casi, la custodia cautelare in carcere si configura come l'unica misura adeguata a scongiurare il pericolo di recidiva, in quanto l'indagato ha dimostrato di conservare inalterato il giro di clienti e di continuare nell'attività di spaccio anche presso la propria abitazione e la propria attività lavorativa, rendendo così inefficace la misura degli arresti domiciliari. Il mero decorso di un breve lasso di tempo dalla precedente detenzione non è di per sé sufficiente a escludere la sussistenza delle esigenze cautelari, in particolare quando l'indagato abbia già scontato una lunga pena detentiva senza che ciò abbia inciso sulla sua propensione a delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHI Luisa - Presidente

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicett - Consigliere

Dott. BLAIOTTA Rocco M. - Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luc - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 122/2012 TRIB. LIBERTA' di CAMPOBASSO, del 18/12/2012;

Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VITELLI CASELLA LUCA; Sentite le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza pronunziata in data 18 dicembre 2012, il Tribunale di Campobasso - Sezione del riesame respingeva l'istanza di riesame…

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