Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 466 del 2015

ECLI:IT:TARPE:2015:466SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società C.E.F.A. S.r.l. avverso il provvedimento autorizzatorio unico rilasciato dall'Associazione Comuni Chietino-Ortonese a favore della società Antares S.r.l. per la costruzione di un fabbricato ad uso commerciale, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. In caso di impugnazione di un provvedimento autorizzatorio da parte di un terzo, l'eccezione di tardività del ricorso può essere provata o con la data certa dell'apposizione del cartello di cantiere contenente gli estremi della concessione e del tipo di manufatto, oppure con la prova che in una data antecedente di almeno 61 giorni rispetto a quella in cui il ricorso è stato notificato, i lavori erano progrediti in misura tale da rendere visibile la violazione poi denunciata. In mancanza di tali prove, l'eccezione di tardività non può essere accolta. 2. L'interesse ad impugnare gli atti amministrativi concernenti l'esercizio del potere autorizzatorio relativo ad un'attività commerciale è ravvisato con riferimento all'illegittimo allargamento della concorrenza e quindi in favore di coloro che si trovano in rapporto di possibile competitività con il gestore dell'azienda autorizzata. Pertanto, il soggetto che esercita la stessa attività, o attività similare, nella stessa zona è legittimato a contrastare l'autorizzazione commerciale. 3. Qualora la legge regionale preveda che i Comuni disciplinino le distanze minime per i nuovi insediamenti commerciali, ma il Comune abbia adottato una delibera che rinvia in modo generico e non puntuale ai parametri della legge regionale, tale rinvio deve essere considerato dinamico. Pertanto, le norme regolamentari più restrittive diventano illegittime a seguito della modifica della legge regionale, trovando applicazione la disciplina delle distanze prevista nelle NTA del PRG. 4. L'adeguamento dei parametri e standards urbanistici previsti dalla legge regionale, con contestuale conferma delle previsioni di piano in ordine alle destinazioni d'uso di carattere commerciale, non comporta la necessità di una variante al PRG e l'adozione della Valutazione Ambientale Strategica. 5. La qualificazione di una strada come "di primaria importanza" ai fini dell'applicazione dei parametri urbanistici previsti dalla legge regionale rientra nella discrezionalità dell'Amministrazione comunale, salvo che non emerga una manifesta illogicità o irragionevolezza di tale qualificazione. 6. Le censure meramente astratte, prive di riferimenti concreti all'applicazione della normativa, sono da considerarsi infondate.

Sentenza completa

N. 00054/2014
REG.RIC.

N. 00466/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00054/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 54 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
C.E.F.A. S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Pescara, piazza Unione, 33;

contro

Comune di Chieti, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso Tar Pescara Segreteria in Pescara, Via Lo Feudo 1; Associazione dei Comuni Chietino-Ortonese;

nei confronti di

Antares S.r.l., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Pescara, Via Cincinnato 3…

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