Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51991 del 16 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51991PEN

Massima

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La partecipazione dell'imputato all'associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta anche dalla commissione di singoli episodi criminosi, quando siano funzionali all'associazione e alle sue dinamiche operative e di crescita criminale, e risultino compiuti con la consapevolezza e la volontà dell'autore di fare parte dell'organizzazione, a prescindere dalla mancanza di diretti rapporti con altri componenti del sodalizio. Tuttavia, per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, il giudice deve individuare specifici elementi fattuali idonei a fondare non solo l'esistenza di esigenze cautelari, ma anche la loro attualità, senza poter fare ricorso alla regola di esperienza della tendenziale stabilità del sodalizio, elaborata per le associazioni di tipo mafioso, in relazione ai reati associativi in materia di stupefacenti, la cui struttura è incentrata sulla figura del capo organizzatore, divenuto collaboratore di giustizia, e sul concreto ruolo rivestito dall'indagato, in posizione di subordinazione alle direttive di quest'ultimo, in assenza di elementi che ne denotino rapporti diretti con fornitori per il procacciamento della droga, che costituisce il necessario presupposto dell'attività di spaccio ascrittagli e, quindi, del dedotto pericolo di recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia An - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 8/9 marzo 2018 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa GIORDANO Emilia Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito, per il ricorrente il difensore, avvocato (OMIS…

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