Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25661 del 18 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:25661PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione per delinquere si caratterizza per tre elementi fondamentali: a) un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, destinato a durare anche oltre la realizzazione dei delitti programmati; b) l'indeterminatezza del programma criminoso, che distingue tale reato dall'accordo occasionale del concorso di persone nel reato; c) l'esistenza di una struttura organizzativa, anche minima, idonea a realizzare gli obiettivi criminosi. Tali elementi devono essere accertati sulla base di una valutazione complessiva delle risultanze processuali, senza che la mera commissione di specifici reati possa di per sé integrare il reato associativo, essendo necessario un quid pluris rispetto al concorso di persone. La permanenza del vincolo associativo e la consapevolezza di ciascun partecipante di far parte del sodalizio criminoso, anche indipendentemente dalla effettiva commissione dei singoli reati programmati, costituiscono il fondamento della autonoma configurabilità del delitto di associazione per delinquere, in quanto espressione di un pericolo per l'ordine pubblico. Pertanto, il criterio distintivo tra concorso di persone nel reato e associazione per delinquere risiede essenzialmente nel modo di svolgersi dell'accordo criminoso, che nel primo caso è occasionale e diretto alla commissione di uno o più reati determinati, mentre nel secondo caso è finalizzato all'attuazione di un più vasto programma criminoso, con la permanenza del vincolo associativo tra i partecipanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

dall'avv. Pesci Maria Bruna del foro di Perugia nell'interesse di Po. Co. nato a (OMESSO);

dall'avv. Copelli Fortunata del foro di Palmi nell'interesse di Ro. Eu. , nato a (OMESSO);

da Ar. Gi. , nato a (OMESSO);

- dall'avv. Nicoli Antonio del foro di Piacenza nell'interesse di P. G. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Perugia, sezione p…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.