Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40016 del 10 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40016PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di resistenza a pubblico ufficiale (art. 337 c.p.) è legittima anche quando tale addebito non risulti espressamente contestato nell'imputazione, purché emerga dagli atti processuali che tale condotta fosse stata posta in essere dall'imputato e fosse stata oggetto del giudizio. L'omessa menzione di tale reato nell'intestazione della sentenza di primo grado costituisce un mero errore materiale, che può essere corretto senza che ciò comporti una violazione del diritto di difesa dell'imputato. Inoltre, la mancata applicazione dell'esimente della legittima difesa putativa (art. 4 d.lgs. 288/1944) è legittima quando le emergenze processuali non consentano di riconoscere tale scriminante. Infine, la motivazione sulla mancata applicazione delle attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena deve ritenersi congrua e logicamente coerente, in assenza di specifici vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 45/2009 CORTE APP.SEZ.MINORENNI di ROMA, del 02/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/06/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'Angelo Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (Ndr.: test…

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