Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 33850 del 31 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:33850PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza della gravità indiziaria per il reato associativo di cui all'art. 74 D.P.R. 309/1990, è tenuto a esaminare analiticamente il complessivo materiale probatorio, in particolare le risultanze delle intercettazioni, al fine di verificare se esse consentano di delineare con sufficiente precisione l'effettiva esistenza di un'associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e la consapevole adesione a essa da parte dei singoli indagati, non essendo sufficiente la mera constatazione di una fitta rete di contatti tra gli stessi. Ove il giudice ritenga che le risultanze probatorie, pur evidenziando specifici episodi di cessione o detenzione di droga, non siano idonee a fondare la contestazione del reato associativo nei confronti di ciascun indagato, il provvedimento di annullamento della misura cautelare disposta per tale reato è adeguatamente motivato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. D'ISA Claudio - Presidente

Dott. BIANCHI Luisa - rel. Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FIRENZE;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 391/2015 TRIB. LIBERTA' di FIRENZE, del 30/03/2015;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BIANCHI Luisa;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FILIPPI Paola, per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in data 30.3.…

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