Il vincolo paesaggistico e idrogeologico sull'area è sufficiente a giustificare il diniego di condono edilizio e l'ordine di demolizione delle opere abusive, anche qualora le stesse siano state realizzate in parziale difformità dal titolo edilizio o senza alcun titolo. L'applicazione dell'art. 34 del Testo Unico Edilizia, che consente il mantenimento della parte conforme, presuppone l'esistenza di un titolo edilizio e la realizzazione di opere in "parziale" difformità, circostanze che non ricorrono nel caso di specie in cui le opere sono state qualificate come totalmente difformi o prive di titolo. La motivazione dell'ordine di demolizione, che richiama la natura totalmente difforme o abusiva delle opere, è sufficiente a giustificare il mancato accoglimento della richiesta di applicazione dell'art. 34 del Testo Unico Edilizia, senza che sia necessaria una più articolata motivazione. Resta salvo il potere del Comune di verificare, in sede esecutiva, l'eventuale esistenza di pericoli connessi alla demolizione, adottando le misure ritenute adeguate.