La restituzione nel termine per impugnare una sentenza contumaciale ex art. 175 c.p.p. (nella formulazione precedente alla modifica di cui alla L. n. 67 del 2014) è subordinata alla sussistenza congiunta di due condizioni: la mancata conoscenza del procedimento, accompagnata dalla mancata volontaria rinuncia a comparire, e la mancata conoscenza del provvedimento, accompagnata dalla mancata volontaria rinuncia ad impugnare. Pertanto, il rigetto della richiesta di restituzione nel termine è legittimo qualora emerga il difetto anche di una sola di tali condizioni. Inoltre, la notifica dell'estratto contumaciale presso il difensore di fiducia dell'imputato costituisce un indice sintomatico della effettiva conoscenza della decisione, in ragione del rapporto di reciproco affidamento che connota il mandato professionale, a meno che non emerga la soluzione di tale rapporto in un momento antecedente alla notifica. Infine, lo stato di detenzione dell'imputato, pur complicando il flusso informativo tra cliente e avvocato, non costituisce di per sé un ostacolo radicale alla continuità di tale rapporto.