Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4212 del 7 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4212PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale sottoposto a misura cautelare interdittiva, che abbia avuto accesso agli uffici e contatti con altri soggetti dell'amministrazione, dimostrando di aver precostituto elementi probatori a proprio favore, può essere sottoposto a misura cautelare più grave, in ragione del pericolo di reiterazione di reati dello stesso genere e di inquinamento probatorio, anche in assenza di una condotta penalmente rilevante, essendo sufficiente la mera strumentalità della condotta all'influenzare il corso delle acquisizioni probatorie nel procedimento a suo carico. In tali casi, la valutazione del giudice circa l'aggravamento delle esigenze cautelari deve essere fondata su una ricostruzione logica e lineare degli elementi di fatto, senza che possano assumere rilievo mere congetture o ipotesi difensive non sorrette da riscontri oggettivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. GIORGI Maria Silvia - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/10021 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORDANO Emilia Anna;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale PERELLI Simone che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente il difensore, avvocato (OMISSIS), che si e' riportato ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATT…

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