Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35555 del 17 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:35555PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere desunta da una pluralità di elementi probatori, quali: l'esistenza di un sodalizio criminoso con una solida base familiare, i frequenti contatti tra gli associati, la stabile operatività in aree epicentro del traffico, la capacità di procurarsi e distribuire diverse quantità di stupefacente, la fungibilità dei ruoli, l'individuazione di basi logistiche per il deposito e il confezionamento della droga, l'esistenza di un sistema di riparto dei proventi, la cripticità del linguaggio utilizzato nelle conversazioni, la dimostrazione di numerosi delitti di detenzione e spaccio, la durata temporale dell'attività illecita, le cautele adottate per eludere i controlli delle forze dell'ordine. Tali elementi, nella loro uniformità e iteratività, sono sintomatici dell'esistenza di un sistematico modus operandi, con collegamenti stabili con circuiti criminali di più ampio respiro. Inoltre, il ruolo di un soggetto all'interno dell'associazione può emergere da elementi quali il suo arresto in flagranza per detenzione di droga e armi, il rinvenimento presso la sua abitazione di strumenti utili al trasporto e alla conservazione di stupefacenti, l'utilizzo della sua utenza telefonica da parte del capo dell'associazione per comunicare con gli altri sodali, lo svolgimento di attività di deposito e custodia della droga, di riscossione dei crediti e di messa a disposizione della propria abitazione per l'occultamento di stupefacenti e armi, anche approfittando della sua insospettabilità di pubblico dipendente. Tali elementi, nel loro complesso, possono fondare un quadro di gravi indizi di colpevolezza, idoneo a giustificare l'applicazione di una misura cautelare personale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 11/2012 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 12/01/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Catanzaro, in funzione di giudice del riesame, in …

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