Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23027 del 10 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:23027PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando la condotta del soggetto agente, reiterata nel tempo, cagiona un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella persona offesa, ovvero ne determina un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona alla stessa legata da relazione affettiva, e tale condotta risulta idonea a compromettere gravemente la qualità di vita della vittima. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato deve essere effettuata in concreto, tenendo conto della gravità e della reiterazione dei comportamenti, della loro idoneità a cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella persona offesa, nonché dell'effettivo impatto sulla qualità di vita della stessa. La motivazione della sentenza deve dare conto in modo esaustivo dell'accertamento di tali elementi, senza limitarsi a una mera ricostruzione dei fatti, ma analizzando in modo approfondito la prova acquisita e le argomentazioni difensive. Inoltre, la concessione delle circostanze attenuanti generiche e la commisurazione della pena devono essere adeguatamente motivate, tenendo conto di tutti i criteri di cui all'art. 133 c.p., con particolare riguardo alla gravità del fatto, alla personalità dell'imputato e al suo grado di colpevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/10/2019 della CORTE DI APPELLO DI ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI FRANCOLINI;
uditi in pubblica udienza il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione KATE TASSONE, che ha chiesto l'emissione di una pronuncia di non doversi procedere per remissione di querela, l'avvocato (OMISSIS), che ha ribadito la revoca d…

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